IL BILANCIO PREVENTIVO FIR 2018 IN CRESCITA DEL 3%

(FIR – 10 aprile 2018)

RICAVI DA MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI PER 26 MILIONI DI EURO
IL PATRIMONIO NETTO FEDERALE RICOSTITUITO ENTRO IL 2020
Bologna – Il bilancio della Federazione Italiana Rugby torna a crescere nel 2018, con un incremento del 3% rispetto al 2017, per un totale di ricavi pari a 45.724.837,00€ ed un saldo attivo stimato in 589.054,61€ nel preventivo annuale approvato dal Consiglio Federale nella riunione di sabato 7 aprile all’NH Villanova di Bologna.

La partecipazione a manifestazioni internazionali di alto livello – NatWest 6 Nazioni e Guinness PRO14 – si conferma la principale fonte di ricavo per il sistema rugbistico italiano, con oltre il 57% (26.290.000€) delle entrate previste per l’esercizio dell’anno corrente provenienti dai diritti economici legati alla partecipazione e all’organizzazione del 6 Nazioni, dai proventi derivanti dall’organizzazione dei test autunnali e dai diritti e proventi legati alla partecipazione al PRO14. Il 70% di tali ricavi è costituito dai diritti televisivi del Torneo e dalle entrate di biglietteria del 6 Nazioni, con un incremento di 2.578.000€ rispetto al 2017.

I principali investimenti sono, in coerenza con la missione istituzionale di FIR, destinati all’attività sportiva di alto livello e allo sviluppo dell’attività nazionale, con un totale di 23.500.000,00€ che nel corso del 2018 verranno riversati direttamente sul movimento rugbistico nazionale: più del 51% del valore complessivo della produzione, cui si aggiungono i rimborsi previsti per la partecipazione delle Società ai Campionati nazionali ed agli oltre 2.265.000 destinati al supporto delle strutture periferiche della Federazione.

Il Consiglio Federale ha, inoltre, approvato il piano di ricostituzione del patrimonio netto di FIR per il periodo 2018/2020, avendo per l’annualità 2020 acquisito preventivo assenso da parte del CONI.

Il piano di ricostituzione, resosi necessario a seguito delle perdite di bilancio rilevate negli esercizi 2015 e 2016, sarà posto in essere grazie agli avanzi positivi stimati per le annualità 2017, 2018, 2019 e 2020.  Il piano è stato sottoposto al CONI per le verifiche del caso.

“Investire nello sviluppo del movimento, della nostra base e del nostro alto livello, rimane capitale per proseguire nella crescita di tutte le componenti del rugby italiano. Dopo due esercizi i cui risultati d’esercizio sono stati sotto delle aspettative, non inducendoci comunque a porre in secondo piano la crescita del nostro sport in Italia, dal 2017 siamo tornati a registrare bilanci in attivo. In particolare, per il 2018, prevediamo l’azzeramento totale delle perdite pregresse, mentre a fine 2020 potremo non solo completare il riallineamento del nostro patrimonio netto, ma portarlo ad avere una consistenza superiore ai minimi previsti dalle normative del CONI” ha dichiarato il Presidente della FIR, Alfredo Gavazzi.

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