8 METE PER L’INGHILTERRA CHE A PARMA SI IMPONE 54 – 0 SULLE AZZURRE

(FIR) – Allo Stadio Lanfranchi di Parma le Inglesi non si accontentano di sollevare il trofeo del Sei Nazioni. Le campionesse in carica del torneo si fregiano anche del titolo del Grande Slam, superando 54-0 le Azzurre e ottenendo la loro quinta vittoria nel 2020.

Nell’impianto casa delle Zebre Rugby le Azzurre soffrono la grande pressione delle avversarie, padrone di oltre il 70 % del possesso e del territorio lungo tutti i primi 40 minuti del match. Prima del rientro negli spogliatoi, il XV di coach Middleton vola in meta in quattro occasioni, collezionando il punto di bonus offensivo grazie alle corse di Kildunne e di capitan Scarratt e alle cariche vincenti di Cleall e Ward.

E’ un’Inghilterra che, nonostante qualche penalità di troppo, si mostra cinica ogni qual volta si affaccia nei 22 offensivi. Furlan e compagne di contro si presentano in zona rossa solamente in tre frangenti nella prima frazione: all’8’ con una fiammata a largo di Magatti, al 22’ dopo un buon tenuto-a-terra e al 29’, nuovamente dopo un fallo strappato in ruck, sfumando però ogni tentativo di muovere il parziale.

Ritmi più intensi ad inizio secondo con le Red Roses che continuano a monopolizzare l’ovale. La difesa italiana è coraggiosa e arrembante fino al 60’, quando la carica di Bern porterà la n° 3 in maglia bianca a segnare la sua doppietta personale.

Verso il finale di gara i due allenatori svuotano le panchine ma l’inerzia del match sorride ancora alle Inglesi che, nella nebbia di Parma, troveranno al 69’ la loro sesta meta con l’ala Breach.

Sale la stanchezza ma non per le britanniche che a due minuti dal fischio finale si ripeteranno con Riley e Packer. Harrison trasforma entrambe le marcature e la gara termina sul 54 a 0 per l’Inghilterra.

Parma, Stadio Lanfranchi – domenica 1 novembre
Sei Nazioni Femminile, V giornata
Italia v Inghilterra 0-54
Marcatori: p.t. 4’ Kildunne tr Scarratt (0-7); 16’ Cleall tr Scarratt (0-14); 30’ Scarratt tr Scarratt (0-21); 36’ Ward tr Scarratt (0-28); s.t. 19’ Bern tr Scarratt (0-35); 29’ Breach (0-40); 38’ Riley tr Harrison (0-47); 80’ Packer tr Harrison (0-54)
Italia: Furlan (s.t. 14’ Ostuni Minuzzi); Magatti; Sillari (s.t. 22’ Mancini), Rigoni; Stefan; Madia (s.t. 33’ Mancini), Barattin (s.t. 19’ Muzzo); Giordano, Franco, Sgorbini (s.t. 33’ Sberna); Duca (s.t. 39’ Merlo), Fedrighi (28’ Tounesi, 38’ Fedrighi, s.t. 22’ Tounesi); Gai (s.t. 38’ Cerato), Bettoni (s.t. 22’ Skofca), Turani (s.t. 22’ Skofca)
all. Di Giandomenico
Inghilterra: Kildunne; Breach; Scarratt (Cap) (s.t. 21’ Harrison), Reed; Dow; Daley-Mclean (s.t. 19’ Rowland), MacDonald (s.t. 19’ Riley); Beckett (s.t. 19’ Millar-Mills), Packer (p.t. 15’ Matthews, 20’ Packer), Cleall (s.t. 17’ Matthews); Talling, Ward; Bern (s.t. 20’ Brown), Davies (s.t. 17’ Cokayne), Cornborough (s.t. 22’ Harper)
all. Middleton

Player of the match: Abbie Ward (Inghilterra)

“Nel primo tempo la pressione dell’Inghilterra ci può aver portato a commettere qualche fallo extra, ma è stata soprattutto la precisione nelle fasi di conquista che ci è mancata – dichiara il responsbaile tecnico dell’Italdonne Andrea Di Giandomenico –. Abbiamo avuto pochi palloni di qualità e non siamo riusciti ad impostare il nostro gioco. Lavoreremo per gestire in maniera più efficace queste situazioni”.

“Il lungo stop dovuto alla pandemia? E’ un problema che condividiamo con tutte le altre squadre, per cui non è una scusante. Abbiamo visto sicuramente dei miglioramenti rispetto alla partita di Dublino, anche se paghiamo ancora un po’ di confidenza con il gioco. L’unica cosa che possiamo fare è prendere consapevolezza di questo aspetto e continuare a lavorare in vista degli impegni futuri”.

Le parole di capitan Manuela Furlan: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che l’Inghilterra scesa in campo per cercare di centrare il Grande Slam. Sono entrate più determinate di noi, ma adesso abbiamo un mese per prepararci al meglio in vista della sfida con la Scozia”.

“Nonostante i tanti errori, oggi si è vista un’attitudine diversa rispetto alla gara di Dublino con l’Irlanda – conclude il n° 1 Silvia Turani –. A livello personale sono soddisfatta, ma c’è ancora tanto su cui lavorare, anche a livello collettivo. In questo mese non molleremo un centimetro e ci alleneremo duramente perché ci siamo poste come obiettivo la qualificazione al prossimo Mondiale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *