ITALIA VS FRANCIA:L’ANALISI DELLE FORMAZIONI IN CAMPO PER IL PRIMO TURNO DEL 2023

(FIR) – Italia-Francia sarà una sfida interessantissima a livello tecnico, in tutti i reparti. I due allenatori hanno schierato la miglior formazione possibile per iniziare al meglio il Sei Nazioni 2023, e agli azzurri sarà chiesto un grande sforzo per tenere testa a una delle nazionali più forti del Mondo e tra le principali candidate alla vittoria finale non solo del Torneo, ma anche della Rugby World Cup 2023.

I trequarti

Per sopperire all’assenza di Monty Ioane, Crowley ha scelto Tommaso Menoncello, che per caratteristiche è l’azzurro che può interpretare il ruolo di ala nel modo più simile a quello del giocatore dei Rebels, spesso chiamato cercarsi lavoro in mezzo al campo proponendosi quasi come un centro aggiunto. A proposito di centri, poche novità da una parte e dall’altra: Morisi garantisce mani da secondo play, visione di gioco e la giusta fisicità, mentre Brex come sempre sarà chiamato a placcare qualsiasi maglia blu nelle vicinanze. Dall’altra parte, bisognerà resistere alla prestanza fisica di Moefana e aspettarsi di tutto da Fickou, uno dei giocatori più completi visti oltralpe negli ultimi anni.

Il triangolo allargato azzurro sarà messo a dura prova dal gioco al piede di Thomas Ramos, pericolosissimo non solo in campo aperto ma anche dalla piazzola dalla lunga distanza. Per contro, però, i francesi non potranno permettersi di regalare a Capuozzo, Bruno e Menoncello palloni che possano permettere loro di ripartire: ogni calcio sbagliato, da una parte e dall’altra, può trasformarsi in un’azione da meta, soprattutto perché i Bleus cercheranno di far valere i propri chili e centimetri dalle parti di Bruno e Capuozzo. Galthié non è riuscito a recuperare Gabin Villiere, di conseguenza insieme a Penaud toccherà all’ala di Lione Dumortier, 22enne esordiente in nazionale maggiore ma già punto fermo della Francia Seven con 21 presenze.

La mediana

La Francia fa paura ovunque, per qualità e profondità, ma in mediana ancora di più. Del resto, in maglia Bleus c’è il 9 più forte del Mondo: Antoine Dupont, e di fianco c’è il confermatissimo Ntamack. Dall’altra parte, Varney e Allan non dovranno pensare al confronto diretto con i colleghi di ruolo, ma soltanto a dare alla manovra azzurra il giusto ritmo per non andare fuori giri e accelerare al momento opportuno.

La battaglia davanti

Fondamentale sarà anche lo scontro in prima linea: le sfide Fischetti-Atonio e Ferrari-Baille stabiliranno chi vincerà la battaglia davanti, mentre in seconda Federico Ruzza sarà chiamato non solo a guidare la touche azzurra, ma anche a mettere sabbia negli ingranaggi di quella francese, mentre Niccolò Cannone avrà il suo bel da fare contro Willemse. Crowley schiera una terza linea eterogena e completa, con un ballcarrier costante e affidabile come Negri, un placcatore eccellente come Lamaro e un numero 8 completo e capace di farsi sentire nel punto d’incontro come Lorenzo Cannone. Sarà una sfida importante contro l’altrettanto abrasivo Alldritt, l’altro leader (anche se non più capitano) Ollivon e il completo Jelonch.

Le panchine

Entrambi gli allenatori hanno scelto una panchina con 6 avanti e 2 trequarti, anche se in realtà il francese Macalou, per caratteristiche tecniche e fisiche, è uno dei pochi giocatori internazionali in grado di giocare sia davanti che dietro, proponendosi anche come terzo ricambio per il reparto arretrato. In una squadra giovane come quella italiana, sarà fondamentale l’esperienza portata dalla prima linea di riserva, con i già ben rodati Bigi, Zani e Ceccarelli pronti a subentrare nella ripresa. Atteso l’esordio di Edoardo Iachizzi, mentre la presenza di Pettinelli e Zuliani garantirà due importanti ricambi nella furiosa battaglia che si prospetta in terza linea.

Per quanto riguarda i mediani, il giovane Le Garrec ha fatto faville con la maglia del Racing, ma è all’esordio con la Francia e quindi ancora da testare a livello internazionale, mentre di Jalibert si conoscono bene pregi e difetti: è un giocatore dotato di grande talento e senso della giocata, ma poco costante e incline all’errore quando è messo sotto pressione. Starà agli azzurri lavorare per forzarlo e indurlo a sbagliare. Dall’altra parte, Fusco è il tipico impact player che garantisce elettricità e cambio di ritmo, ideale per gli ultimi 20-30 minuti, mentre Padovani può coprire 4 ruoli (10, 11, 14 e 15) ed è in grado di piazzare anche dalla lunga distanza, come visto a Cardiff.

Le formazioni di Italia-Francia

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Tommaso Menoncello, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro ©, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti

A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Manuel Zuliani, 22 Alessandro Fusco, 23 Edoardo Padovani

Francia: Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Yoram Moefana, 11 Ethan Dumortier, 10 Romain Ntamack, 9 Antoine Dupont (c), 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon, 6 Anthony Jelonch, 5 Paul Willemse, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Julien Marchand, 1 Cyril Baille.

A disposizione: 16 Gaetan Barlot, 17 Reda Wardi, 18 Sipili Falatea, 19 Romain Taofifenua, 20 Thomas Lavault, 21 Sekou Macalou, 22 Nolann Le Garrec, 23 Matthieu Jalibert

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