ELEZIONI FIR, 5 DOMANDE PER 5 CANDIDATI PRESIDENTI. POGGIALI: snellire l’apparato burocratico FIR digitalizzando tutti i procedimenti

(AIR)  –  Nell’avvicinarci alle prossime elezioni federali, abbiamo posto 5 domande ai 5 candidati Presidenti FIR alla prossima Assemblea Ordinaria Elettiva di sabato 13 marzo per conoscere la loro opinione su 5 temi importanti per il rugby italiano.

Di seguito le risposte di Giovanni Poggiali’.

D 1) La legge sulla riforma dello sport, che modificherà profondamente il mondo sportivo italiano, detterà nuove norme e comportamenti anche nel rugby: quali sono i lati positivi e negativi della riforma e
qual è il giudizio sull’impatto che avrà per tutti noi.
R 1) La riforma dello sport, in vigore da luglio del 2022, modificherà sostanzialmente gli equilibri e la strutturazione dei club italiani. Prima di valutarne gli effetti, credo sia fondamentale accompagnare le società in questo percorso. Durante i molteplici incontri fatti abbiamo percepito molta confusione, determinata da una scarsa e approssimativa informazione sul tema. Sarà compito della Federazione creare dei percorsi ad hoc che informino prima, e accompagnino dopo, i club in questo impegnativo processo.

D 2)  L’idea realistica, assolutamente da realizzare in Federazione, nel prossimo quadriennio.
R 2) Sicuramente attuare il punto focale del nostro programma che prevede la ripartizione del territorio in 8 aree geografiche, ciascuna dotata di un manager di riferimento che si occuperà dell’organizzazione e dello sviluppo. Ritengo sia una rivoluzione copernicana che creerà un sistema virtuoso attraverso cui coniugare le esigenze dei singoli club con le linee di sviluppo proposte dalla federazione, potenziando e riqualificando il lavoro dei comitati regionali.

(3) Le 3 riforme necessarie al rugby italiano.
 Snellire tutto l’apparato burocratico attraverso una graduale digitalizzazione dei procedimenti
 Sviluppare un sistema comunicativo all’insegna della trasparenza, sia per quanto riguarda la pubblicazione dei bilanci e delle carte federali, sia per quanto riguarda la libertà di espressione dei rappresentanti istituzionali
 Ridare autonomia alla categoria arbitrale

(4) Il FdS – Fondo di Solidarietà, istituito dall’AIR e dalla FIR, che attualmente assiste Giancarlo, Battista, Lorenzo, Cosimo, Francesco, Pino e Pasquale deve essere profondamente rinnovato negli obiettivi e
nella struttura: qual è l’idea?
R 4) Considerando l’importanza del tema, credo che bisognerà lavorare su un progetto condiviso, trasparente e sostenibile. Le strumentalizzazioni avvenute in passato non hanno contribuito alla comprensione delle potenzialità e finalità dell’iniziativa.

(5) I corsi formativi per giocatori a fine carriera e dirigenti di società sportive organizzati dall’AIR in due stagioni sportive, nonostante la pandemia, hanno contribuito a formare più di 650 tesserati alla
Federazione Italiana Rugby: la formazione è considerata tra i punti fondamentali del programma del prossimo quadriennio?
R 5) La formazione a 360° è un cardine dal quale non si può prescindere e nel nostro programma assume un ruolo di primo piano. A fronte di questo abbiamo optato per un approccio strutturale: ognuna delle 8 Aree di riferimento in cui verrà riorganizzato il territorio sarà dotata di una delegazione del centro studi che si occuperà dell’organizzazione della formazione (allenatori, giocatori, arbitri, dirigenti), rendendola capillare e fruibile su tutto il territorio.

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